Il Manifesto di Kenosis


I radicali cambiamenti e le profonde trasformazioni a cui oggi assistiamo ci proiettano verso scenari completamente nuovi e spesso inquietanti. Lo sfrenato capitalismo, che usa la tecnologia come braccio armato, ha finito per portare il mondo, in meno di cent’anni, a trasformarsi in una sorta di unico grande mercato dove vige solamente la competizione e dove l’unico fine è accumulare ricchezza materiale.
L’inevitabile risultato di questa situazione è ciò che abbiamo di fronte agli occhi tutti i giorni: una società composta di persone sostanzialmente infelici, sempre meno in grado di discernere, con sempre meno strumenti di comprensione della loro realtà interiore e di qualsivoglia analisi dei moti emotivi e animici che avvertono in loro.

L’inarrestabile stile di vita del tutto ripiegato sulla materia, sulle cose, sul fare invece che sull’essere ha generato una situazione a dir poco critica. L’uomo moderno è allo sbando, privo di strumenti in grado di dare un senso alla sua esistenza, non più in grado di conferire anche solo un nome a ciò che lo muove interiormente. Possiamo quindi a buon diritto evidenziare che tale disagio non è più solo psicologico, ma spirituale, ed affonda le sue radici in un profondo “disagio dell’anima” a cui cerchiamo, spesso inconsciamente, di dare risposte efficaci. Di fronte a tutto ciò dobbiamo, a nostro parere, rivitalizzare il nostro legame con il passato, con le nostre radici e quindi con le antiche tradizioni sapienziali ed in particolare con ciò che è sempre stato proprio dell’uomo al di là delle culture e delle società. Proprio nei momenti di crisi è necessario riproporre all’umanità disorientata gli antichi ideali in forma nuova e più consona alle attuali esigenze.

Le tradizioni spirituali rappresentano tale possibilità in quanto custodi dell’antica sapienza ma a patto che siano in grado di rinnovarsi mantenendo, allo stesso tempo, il legame con il passato; oggi diventa quindi di fondamentale importanza valorizzare gli aspetti essenziali di tali tradizioni anche al di là delle forme tramandate. È quindi necessario una nuova prospettiva religiosa e spirituale che possa aiutare le persone a dare senso profondo alla loro esistenza. Un tale processo deve passare, oltre che dall’acquisizione di conoscenze da attingere nell’enorme serbatoio rappresentato dalle diverse tradizioni religiose, anche da un aperto confronto tra le varie fedi che si basi su un autentico rispetto reciproco e da una reale apertura e disponibilità all’ascolto ed alla comprensione.
Tale confronto può nascere dalla convinzione che la Verità è una ma si esprime in modi e prospettive diverse: "[...]molti sono i sentieri che conducono alla vetta dell’unico e identico monte; le differenze tra questi sentieri sono tanto più visibili quanto più in basso ci si trova, ma esse svaniscono arrivando sulla vetta[...]
(A. K. Coomaraswamy: sapienza orientale e cultura occidentale – ed. Lindau, 2018).

Per poter dare copiosi frutti tale comune ricerca della Verità deve porsi lo scopo di favorire un rinnovamento delle coscienze, imprescindibile condizione per poter migliorare la comunità umana affinchè si possa fare concreti passi nella direzione della pace, della giustizia e del rispetto dell’ambiente.
[...]l’incontro e il dialogo tra religioni diverse deve incentrarsi, anzitutto, nella lotta contro quei mali che derivano dall’umana avidità e la ricerca di quei beni che sono diritti inalienabile dell’uomo: diritto alla vita, all’istruzione, alla libertà, e alla professione della fede religiosa… l’aspirazione, più o meno esplicita, di ogni uomo ad un a vita che non sia soltanto quella terrena, ma si radichi in una realtà soprannaturale[...]
(C. Conio: mistica comparata e dialogo interreligioso - Jaca Book, 2011).

 


Il sentiero

Nostro intento è quello di tracciare quei sentieri, stabilire o ristabilire quei ponti, quei canali di congiunzione che riconducono ad un unico antico Sapere. Intento di questa associazione è mantenere viva quell’antica fiamma attraverso lo studio, il confronto attivo con altri studiosi e l’unificazione di quelle correnti che apparentemente sembrano tra loro distanti ma che, nella loro essenza, conservano il medesimo significato simbolico.
L’Antica Saggezza riconduce ad un Uno indifferenziato, ad un Assoluto oltre le separazioni indotte dalle culture o dalla storia dei popoli.
L’apprendimento dei diversi contenuti, la condivisione di questi e le esperienze proposte desideriamo siano finalizzate alla crescita ed alla evoluzione personale e spirituale di tutti, poiché solo passando da un reale e profondo cambiamento interiore si possono realizzare utili miglioramenti nella società e nell’ambiente in cui viviamo.
Nel pieno rispetto del percorso spirituale di ciascuno crediamo oggi vitale dare spazio e apertura attraverso il confronto ed il dialogo con le altre tradizioni al fine di cogliere differenze e somiglianze arricchendosi di punti di vista diversi attraverso processi di reciproca “fecondazione”.
È quindi di vitale importanza conoscere ed approfondire le diverse tradizioni in un percorso di ricerca comune delle radici profonde da cui sgorga la vita spirituale. Cercheremo insieme di sviluppare qualità spirituali, rafforzare gli aspetti etici e morali ed accrescere le nostre conoscenze in un percorso di scambio e confronto continuo.

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